L’enologo è Giovanni Dubini, che lavora con taglio classico, cercando vini schietti e territoriali.

I terreni sono ricchi di scheletro e le vigne sono esposte a sud-ovest.

Una ventilazione costante e le forti escursioni termiche notturne aiutano a conservare la freschezza aromatica delle uve.

Indigeno Trebbiano 2019: una piacevole sensazione di frutta bianca si combina con profumi floreali. Al palato è lungo e persistente, con una vena di freschezza e sapidità che esalta lo spessore tattile
Rosa della Chiesa 2020: note di mela matura e mela cotogna al naso; in bocca è pieno e caldo con tannini leggeri che si amalgamano a una buona acidità
Rosabella della Chiesa 2020: rosa brillante, i profumi di fragola si combinano con note vegetali; l’ingresso è morbido, con tannini presenti che aiutano la persistenza gustativa
Il Campanile 2018: balsamico, fruttato, solido